domenica 1 agosto 2021

La Felicità del Possedere

E allora, tutti gli artigiani, se tenessero preparati gli attrezzi del loro lavoro, ma non se ne servissero, vivrebbero forse bene per il fatto che posseggono l'occorrente, perché, cioè, posseggono tutto ciò che un artigiano deve possedere? Un falegname, ad esempio, che fosse provvisto di tutti gli strumenti e di sufficiente legname, ma non costruisse, potrebbe trarre un qualche utile da tale suo possesso? Nient'affatto!, esclamò. E se uno fosse ricco e possedesse tutti quei beni di cui or ora dicevamo, ma non li usasse, sarebbe felice per il solo fatto che possiede tali beni? Evidentemente no, Socrate! E allora, dissi, a quanto sembra non solo deve possedere codesti beni chi voglia essere felice, ma deve anche servirsene; altrimenti nessun giovamento gli deriverà da tale possesso. È vero. - Eppure, Clinia, sarà sufficiente questo solo a fare felice un uomo, cioè possedere i beni e servirsene? Mi sembra di sì! - Se, aggiunsi, uno se ne serva rettamente, oppure no? Se rettamente! Giusta risposta, dissi. Eh sì, perché ritengo che sia peggio servirsi in maniera scorretta di una qualsivoglia cosa che non servirsene affatto, ché dei due modi l'uno è male, l'altro né male né bene. Non dobbiamo dire così?

Platone.

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